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dalla nostra Redazione

Ciao Erminio

Nella giornata di ieri è stato dato l’ultimo saluto ad Erminio Cecchetto, storico Segretario biancoceleste.

Vogliamo ricordarlo ripercorrendo quelle che sono state le tappe fondamentali del suo percorso legato indissolubilmente al Calcio Montebelluna.

Dopo aver iniziato la sua avventura sulle scrivanie del calcio dilettantistico nel 1963 con l’Unione Sportiva Sant’Elena (inizialmente come collaboratore, poi come Segretario ed infine Presidente), Erminio approdò al Calcio Montebelluna nella stagione 1970-1971, passata agli annali per la vittoria del Campionato di Promozione ma soprattutto per il prestigioso trionfo tricolore nella Coppa Italia Dilettanti.

In quella magica serata del 28 Giugno 1971 a Forte dei Marmi, anzichè guardare la partita degli uomini di Mister De Bortoli, Erminio preferì assistere il Presidente Umberto Favero che per problemi di ipertensione non poteva seguire la squadra dalle tribune.

La vittoria tricolore del 1971, festeggiata in grande stile per le strade di Montebelluna, permise inoltre ai biancocelesti di partecipare anche alla Coppa Barassi, la Coppa delle Coppe di Lega italo-inglese, organizzata dalla Federazione italiana e dalla Federazione inglese, con il patrocinio della Uefa. Una competizione a cui accedevano le squadre vincitrici della Coppa Italia dilettanti e della FA Amateur Cup.

Anche in quell’occasione Erminio volò in Inghilterra a fianco del Presidente, a Blackpool, dove i biancocelesti affrontarono la squadra dello Skelmersdale, che vinse per 2 a 0 all’andata rimediando invece una sconfitta di misura al ritorno (1-0), in quella che può essere considerata l’unica sfida internazionale affrontata dal Calcio Montebelluna nella sua storia.

Iniziò probabilmente in quegli anni il gesto scaramantico che lo accompagnava anche nelle partite casalinghe che la Prima Squadra disputava in Via Biagi: un po’ per scaramanzia, un po’ per devozione al proprio lavoro, Erminio non guardava l’incontro ma scaricava la tensione in ufficio, seduto alla propria scrivania.

Nel 2004 viene premiato dalla Federazione Italiana Gioco Calcio per i suoi quarant’anni di attività come Dirigente Sportivo, ma è nel 2017 che gli viene riconosciuto un altro premio, di cui andava molto fiero: la stella al merito sportivo per i suoi 53 anni di Sport, onorificenza sportiva del CONI.

La giusta gratificazione per una carriera di grande generosità e dedizione.

Un uomo costante, efficace, disponibile.

Senza tanti clamori, ma con tanta passione e competenza.

Ciao Erminio, riposa in pace